GLAAD Report: i social media non sono sicuri per gli utenti LGBTQ

GLAAD Report: i social media non sono sicuri per gli utenti LGBTQ
GLAAD Report: i social media non sono sicuri per gli utenti LGBTQ
Anonim

Un nuovo rapporto dell'organizzazione di controllo dei media GLAAD mostra come le piattaforme di social media più popolari siano "categoricamente pericolose" per gli utenti LGBTQ, specialmente in termini di incitamento all'odio e molestie.

Segnato per la prima volta da Axios, il rapporto di 50 pagine, intitolato Social Media Safety Index (SMSI) di GLAAD, sostiene che Facebook, Instagram, Twitch, YouTube e TikTok, in particolare, non stanno facendo abbastanza per prevenire l'incitamento all'odio sulle loro piattaforme.

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Il rapporto include problemi sulle piattaforme come moderazione dei contenuti inadeguata, algoritmi di polarizzazione e intelligenza artificiale discriminatoria che ha un impatto sproporzionato sugli utenti LGBTQ e altre comunità emarginate che sono particolarmente vulnerabili all'odio, alle molestie e alla discriminazione.”

"Queste aziende devono interiorizzare i costi per moderare efficacemente le loro piattaforme e smettere di esternalizzare questi costi sui corpi e sulla vita di persone e gruppi vulnerabili", Leigh Honeywell, fondatore di Tall Poppy e membro del comitato consultivo di GLAAD SMSI, ha detto nel rapporto.

GLAAD ha fornito raccomandazioni generali per tutte le piattaforme, nonché per i social network specifici sopra menzionati. Alcuni di questi includono la modifica degli algoritmi per rallentare la diffusione della disinformazione; assumere più moderatori umani, comprese le persone LGBTQ in ruoli di leadership; affrontare la privacy e le politiche relative alle persone LGBTQ in uscita; e facendo meglio a far rispettare le politiche esistenti in materia di molestie e discriminazione.

Queste aziende devono interiorizzare i costi per moderare efficacemente le loro piattaforme e smettere di esternalizzare questi costi sui corpi e sulle vite di persone e gruppi vulnerabili.

"Chiediamo alla leadership di queste aziende di agire immediatamente, di implementare questi cambiamenti urgenti nei loro prodotti e politiche e di dare la priorità alla ricerca di idee e soluzioni nuove e diverse", si legge nel rapporto.

Anche se lo studio ha ritenuto le piattaforme più popolari non sicure per le persone LGBTQ, GLAAD ha riconosciuto alcuni dei modi in cui alcune piattaforme hanno funzionato bene. Alcuni di questi incentivi "pollice in su" includono le politiche di condotta odiosa di Twitter e il modo in cui la piattaforma caratterizza i valori alla base di queste politiche, oltre a YouTube che mostra il progetto ACLU LGBT Right sulla pagina YouTube Social Impact.

Tuttavia, è chiaro che le piattaforme di social media non stanno ancora fermando tutte le molestie. Il Social Media Safety Index pubblica un rapporto Pew Research pubblicato a gennaio intitolato The State of Online Harassment, che mostra che sette persone su 10 che si identificano come LGBTQ hanno subito molestie online, rispetto a quattro su 10 che si identificano come etero.

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